Questa settimana sui media italiani si è molto scritto a proposito di un articolo de L'Équipe relativo ai problemi che Gigi Donnarumma potrebbe avere con l’arrivo di Luis Enrique sulla panchina del Psg.
La questione posta in essere dal quotidiano francese (mai tenero con le faccende di casa Paris Saint-Germain) riguarda la qualità che Donnarumma può offrire nel gioco con i piedi. La gestione della palla in fase di costruzione è infatti da sempre uno dei punti deboli del portiere italiano e l’annata parigina non ha dissipato i dubbi in proposito.
Per questo, nell’articolo in questione si citava Unai Simón. Il numero uno dell'Athletic Bilbao era infatti il titolare della Spagna di Luis Enrique anche per le sue qualità nel gioco con i piedi.
Grazie al supporto di Soccerment abbiamo la possibilità di paragonare i dati di Donnarumma con quelli di Simón nelle ultime due stagioni dei rispettivi campionati (Ligue 1 e Liga), fornendo così un quadro più chiaro della situazione.
Come si evince dalla riproduzione grafica in realtà l’ex milanista si fa preferire al nazionale iberico. Quest’ultimo ha registrato un coinvolgimento diverso nel gioco della propria squadra, come si nota confrontando i dati relativi alla percentuale di passaggi lunghi effettuati (57.4% per Simón a fronte del 31.6% dell’italiano). Una differenza che dipende anche dal tipo di pressing portato dagli avversari e che, comunque, non inficia la percentuale di riuscita in questo tipo di passaggi, che vede Donnarruma più preciso (44.5% contro 42.2%9.
A Parigi, con Sergio Rico indisponibile, il giovane Lucas Lavallée in partenza per un prestito e Alexandre Letellier probabile riserva, l’unico portiere attualmente in grado di impensierire la titolarità di Donnarumma è Keylor Navas. Anche qui però il costaricano (prestato a gennaio al Nottingham Forest, club per il quale ha giocato 17 partite di Premier) non presenta dei dati migliori rispetto al nazionale azzurro.
Difficile quindi immaginare che Luis Enrique spinga per togliere Navas dal mercato. L’unico, reale pericolo per la titolarità di Donnarumma è quindi rappresentato dal mercato. Ma il Psg si muoverà davvero per un altro titolare dopo aver investito così tanto su Donnarumma?
Consigli per gli acquisti
Recentemente abbiamo trattato il Malmö di Henrik Rydström, una delle proposte tatticamente più interessanti in Europa in questo momento. All’interno del costrutto funzionale forgiato dal tecnico svedese ci sono diversi giocatori che si stanno mettendo in mostra in questo inizio di Allsvenskan 2023.
Fra questi, citiamo qui Taha Abdi Ali. Il numero 22 del Malmö ha infatti evidenziato qualità che in futuro prossimo potrebbero essere sfruttate da squadre di campionati più importanti. Nato a Spånga (Stoccolma) il primo luglio 1998, Taha Ali è arrivato al Malmö nel gennaio di quest’anno, dopo essersi messo in evidenza nello scorso campionato nelle fila dell’Helsingborgs.
Con Di blåe (i blu, soprannome della squadra di Malmö) Taha Ali agisce da esterno o da attaccante all’interno di un contesto estremamente fluido come quello organizzato da Rydström.
Un passato come giocatore di futsal (con sei partite disputate per la nazionale svedese fra il 2018 e il 2019) Ali può giocare su entrambe le fasce, ma anche da punta centrale e da trequartista
Con l’aiuto dei dati fornitici da Playmaker AI possiamo quantificare l’impatto di Ali in questa prima parte di stagione. A livello di expected threat su carries ci troviamo di fronte al miglior calciatore del campionato fra quelli che giocano nella sua stessa posizione.
Ancora più impressionante sono le statistiche relative ai dribbling, a conferma delle grandi capacità di Ali nelle situazioni di uno contro uno.
Con 4 reti segnate (fuori da un numero inferiore di xG), Taha Ali ha anche mostrato evidenti predisposizioni alla fase di finalizzazione.
La stagione in Svezia è iniziata da poco e bisognerà quindi attendere ulteriori riscontri prima di elevare il giocatore di origine somala (i genitori sono scappati a Stoccolma a seguito della guerra civile scoppiata in Somalia negli anni Novanta) a futuro crack calcistico. Di certo, come detto in apertura, continuando su questa squadra qualche club dei più ricchi tornei europei potrebbe presto bussare alla porta del Malmö per chiedere informazioni.
Timber all’Arsenal
Jurriën Timber è un nuovo giocatore dell’Arsenal. I Gunners lo hanno pagato €40 milioni (più altri eventuali €5 milioni) e lo hanno messo sotto contratto per cinque anni. Il nazionale olandese arriva per giocare da centrale e anche da terzino destro.
Una delle caratteristiche più interessanti dell’ex Ajax è la sua capacità di produrre sempre qualcosa di interessante palla al piede. Non a caso l’anno scorso Timber è risultato il primo giocatore dei Lancieri per numero di passaggi effettuati (2726) con una percentuale di riuscita del 91.7%.
A questi dati vanno aggiunti quelli relativi alle palle filtranti (4) e, soprattutto, quello degli expected threat: con 5.38 Timber è stato il quinto giocatore dell’Eredivisie in questa classifica. Questo certifica che un elemento come Timber ha nello sviluppo della manovra offensiva.
Sotto la guida di Mikel Arteta il ventiduenne olandese potrebbe quindi svilupparsi ulteriormente, fino ad avere un impatto determinante nelle sorti future del suo nuovo club.
Cruel Sommer
Fra i nomi più accreditati per la sostituzione di André Onana (in procinto di passare al Manchester United) c’è anche quello di Yann Sommer.
Con Samir Handanovič che ha lasciato il club nerazzurro, l’arrivo di Sommer garantirebbe a Simone Inzaghi la possibilità di avere a disposizione un portiere esperto. Lo svizzero infatti compirà trentacinque anni a dicembre e vanta una carriera di alto livello, con l’ultima stagione trascorsa al Bayern Monaco dove ha registrato 19 presenze in Bundesliga dal momento del suo arrivo dal Borussia Mönchengladbach (gennaio 2023).
Confrontando l’annata appena conclusa dai due portieri nei rispettivi campionati, dal punto di vista della difesa della porta il camerunense ha registrato una percentuale di parate del 73.5%, a fronte del 73.9% dello svizzero.
Per quanto riguarda invece i gol concessi in più o in meno rispetto alla qualità dei tiri affrontati, il dato di Sommer (2.4 reti evitate) è migliore di quello di Onana (2.7 reti in più subite), con il giocatore dell’Inter che non ha replicato in Serie A le prestazioni fornite in Champions.
Venendo al gioco con i piedi (essenziale per svolgere le funzioni di portiere nella squadra di Simone Inzaghi) i dati del giocatore del Bayern non sono dissimili da quelli di Onana. Questo sia per i passaggi sul corto (99.7% di completi per Sommer, 100% per Onana) che sul medio 98.3% (Sommer, 98% Onana), mentre una certa differenza c’è sul lungo (52.8% lo svizzero, 54.7% il camerunense), vale a dire su quei passaggi che vanno oltre i 24.5 metri.
In teoria quindi lo svizzero potrebbe prendere il posto di Onana, anche se poi toccherà come sempre al campo dare la risposta definitiva.